Il Salone del Mobile torna a Settembre: un segnale di speranza per la ripresa economica

Il Salone del Mobile di Milano è stato confermato: dal 5 al 10 Settembre il design riparte, dando nuova speranza al Paese per la tanto attesa ripresa economica post-pandemia.

Salone del Mobile di Milano a Settembre 2021

Dopo il blocco dello scorso anno, le numerose polemiche, le voci contrastanti e lo slittamento a Settembre, è finalmente arrivato il tanto atteso sì. A darne comunicazione è stata la FederlegnoArredo, Federazione responsabile dell’organizzazione dello storico salone milanese che da oramai sessant’anni si tiene negli spazi di Rho Fiera Milano.

Sessanta, certo, con un unico anno saltato: il 2020. L’emergenza sanitaria causata dal Covid 19 ha infatti imposto un bloccato che, oltre a rallentare tutta l’economia del Belpaese, ha impedito lo scorso anno lo svolgimento dell’evento di design più atteso d’Europa. Così quest’anno, anziché 60, il nostrano salone festeggia, forse in formato ridotto, i cinquantanove anni di onorato servizio, lasciando i più grandi festeggiamenti all’anno prossimo, quando, si spera, l’emergenza sarà scongiurata e lui potrà tornare in gran pompa a occupare il posto che gli spetta nel mese di Aprile.

Il Salone del Mobile: un po’ di storia

Il Salone del Mobile di Milano nasce nel 1961 per opera di un gruppo di imprenditori legati al settore dell’arredamento. L’idea non era nata da zero, bensì dalla constatazione del notevole consenso ricevuto, appena un anno prima, dalla Imm Cologne, fiera internazionale dell’arredamento che si tiene a Colonia. In più, il settore aveva bisogno di espandere il proprio mercato, facendosi conoscere anche all’estero.

Fu così che Alta Italia della Federazione del Legno e del Sughero, il cui direttore era Tito Armellini, organizzò la prima edizione del Salone del Mobile, che ebbe luogo, anche quella volta, nel mese di Settembre.

Pensato per valorizzare e far conoscere il design Made in Italy, allora costituito da piccole realtà ben liete di poter sfruttare questo insperato trampolino di lancio per superare i confini italici e raggiungere i portafogli stranieri, la kermesse si è, negli anni, evoluta e ampliata, fino a diventare il grande evento internazionale che tutti gli amanti del settore ben conoscono.

Un po’ di numeri presi dal sito ufficiale del Salone del Mobile:

  • 210000 metri quadrati di area espositiva a Rho Fiera Milano;
  • 2300 la aziende che ogni anno partecipano al Salone del Mobile e agli eventi ad esso collegati;
  • 370000 visitatori annuali;
  • 70% dei visitatori totali provengono dall’estero;
  • 188 i Paesi da cui provengono i visitatori;
  • oltre 5000 giornalisti della stampa italiana e estera.

Quello che in molti si chiedono e che ha messo a rischio la conferma dell’evento è: quest’anno, data l’emergenza sanitaria e le numerose restrizioni in atto, il Salone sarà in grado di raggiungere risultati paragonabili a quelli degli anni precedenti?

Dopo tanti dubbi, arriva il sì

I dubbi erano tanti: vale la pena organizzare un evento di questo tipo in una situazione dubbia come quella che stiamo vivendo da oltre un anno?

Le voci contrarie erano alimentate da un timore comprensibile: cosa accadrebbe se, dopo aver speso tempo, soldi e fatica per mettere in piedi il Salone annuale, questo venisse annullato? E se la situazione peggiorasse e richiedesse la chiusura dei confini, lasciando tutta quella grande fetta di clientela straniera lontana dall’evento?

D’altra parte, come non ascoltare il coro di chi è sempre stato favorevole alla conferma dell’evento, vedendo in questo il punto di partenza per la ripresa economica del Paese?

Il dibattito è stato lungo e ha persino portato Claudio Luti, ex presidente del Salone del Mobile, a dare le dimissioni prima dell’inizio del CDA di FederlegnoArredo. Alla fine però, come si legge nel comunicato stampa del 28 Aprile, le varie parti hanno trovato un accordo:

Al termine di un costruttivo dibattito interno, di un intenso lavoro progettuale a cui ci siamo dedicati in queste settimane conclusosi con una totale condivisione e un voto unanime – in cui sono stati analizzati i punti di forza della Manifestazione, i valori storici e simbolici, quelli attuali e prospettici, la coerenza con il programma di rilancio dell’economia del Paese sotto la guida di un nuovo Esecutivo, la rilevante condivisione della collettività, le aspettative sia di un pubblico professionale sia di quello generalista in Italia e nel mondo – i vertici del Salone del Mobile.Milano hanno definito i passaggi che nei prossimi giorni determineranno il percorso che porterà all’organizzazione dell’evento di settembre”.

La notizia è stata accolta con entusiasmo anche dal Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e dal sindaco di Milano Beppe Sala, i quali avevano già chiesto agli organizzatori di confermare l’evento per il 2021, vedendo in esso “il momento della ripresa, quello nel quale il nostro Paese ricomincia a investire e a crescere”.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sull’onda dell’ottimismo nei confronti della rinascita economica, ha confermato la sua presenza all’inaugurazione.

Un Salone del Mobile unico e innovativo

Quella pensata e approvata nel corso dell’assemblea della FederlegnoArredo non è una versione tradizionale del Salone del Mobile. Le novità, per il momento solo anticipate, presentano un Salone al passo con i tempi e capace di superare i limiti di eventuali chiusure.

Dal comunicato emesso, trapela l’idea di una piattaforma digitale che dialogherà con le mostre e i percorsi tematici che saranno presenti nelle sedi espositive di Rho FieraMilano.

In più, l’evento “sarà affidato e coordinato da un curatore di fama internazionale e punterà a rafforzare legame, relazioni e azioni concrete con il tessuto economico e sociale che riconosce centralità e rilevanza al Salone del Mobile.Milano”.

Il Salone, come sempre aperto a eccellenze italiane e internazionali nel campo del design, verrà organizzato nel pieno rispetto delle normative anti Covid relative all’organizzazione di fiere ed eventi aperti al pubblico, così da garantire la piena sicurezza a tutti coloro che, in veste di allestitori o visitatori, vorranno prenderne parte.

Conclusioni

Sono molte le aspettative alimentate da questa cinquantanovesima edizione del Salone del Mobile, alla quale tocca l’onere di portare il vessillo simbolico della rinascita, forse non solo economica, ma anche sociale, di un Paese messo in ginocchio dalla pandemia.

Tra dubbi e incertezze, l’organizzazione dovrà procedere a ritmo serrato e un po’ alla volta verranno svelate tutte le grandi e piccole novità che accompagneranno la Manifestazione, la quale, secondo quanto promesso dal comunicato stampa, dovrà realizzarsi “all’insegna dell’unicità e dell’innovazione”.

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Riguardo Eva

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